
Le taccole sono dei legumi molto gustosi e spesso assimilati ai fagiolini. Sono molto versatili e usate in cucina per creare numerosi piatti e per questo in tanti decidono di piantarle in casa per averle sempre disponibili. In questo caso però bisogna seguire alcune accortezze per coltivarle nella maniera corretta e non averle troppo secche.
I valori nutrizionali e i benefici delle taccole
Le taccole sono dei legumi che fanno molto bene. 100 g di taccole fresche apportano 18 calorie e contengono 90,5 g di acqua, 2,1 g di proteine, 2,9 g di fibre, potassio, fosforo, calcio, vitamine del gruppo b e provitamina A. Sono molto ricche anche di fibre.

Per questo motivo favoriscono la salute dell’intestino e il transito intestinale. Sempre le fibre donano sazietà e quindi inducono a mangiare di meno. Per questo si consiglia di consumare le taccole se si vuole mantenere il proprio peso forma. Sono ricche di acqua quindi permettono di mantenere una perfetta idratazione.
Sono perfette anche per chi ha il diabete o voglia mantenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue perché hanno un indice glicemico moderato. Sono dunque molto nutrienti ma per preservare le vitamine e i minerali si dovrebbero consumare fresche e crude oppure cuocere solo leggermente e non a temperature alte.
Come coltivare le taccole al meglio
Coltivare le taccole in giardino, nell’orto o nel balcone può essere una buona idea per avere questi legumi sempre disponibili da gustare. È possibile coltivarle fondamentalmente in primavera, a partire da marzo, in un terreno ricco e ben drenato, perché temono i ristagni di acqua che possono far marcire le radici.

Se si seminano i semi, vanno messi ad una profondità di 5 cm e distanziandoli di circa 40 cm l’un l’altro. Dopodiché annaffiare di frequente per favorire la crescita. Una volta che si sviluppano le piante, continuare a dare acqua, soprattutto quando fa molto caldo. Tastare sempre il terreno che deve essere umido ma non bagnato.
Infatti i ristagni di acqua possono essere molto pericolosi per questo genere di coltura: proprio per questo si può procedere alla pacciamatura. Periodicamente poi bisogna rimuovere le erbe infestanti che possono prendersi i valori nutrizionali destinati alle taccole. Infine, bisogna proteggerle da malattie e parassiti: ecco la maniera corretta per farlo.
Le malattie e i parassiti che possono colpire le taccole
Quando si coltivano le taccole a casa propria, è necessario preservarle da alcune malattie o parassiti. Una delle più comuni è lo oidio che si può prevenire assicurando alla pianta una buona circolazione dell’aria. Non solo ma si dovrà evitare di dare troppa acqua alle foglie. Fra i parassiti, invece, i più comuni sono gli afidi.

Questi parassiti possono essere molto pericolosi per la salute della pianta di taccole e si possono contrastare in maniera naturale con delle coccinelle. Altrimenti si può usare uno spray a base di sapone nero. Insomma ci sono degli stratagemmi per evitare questi comuni problemi con le taccole e farle crescere belle e sviluppate.
In linea di massima, infatti, le taccole cresceranno buone, gustose e croccanti da mangiare crude. Altrimenti si possono cuocere al vapore o leggermente per preservare vitamine e minerali. Tuttavia può succedere alcune volte che siano troppo secche. In questo caso vuol dire che si sta commettendo un errore molto comune.
Perché le taccole sono secche?
Le taccole sono dei legumi molto gustosi e versatili in cucina e che fanno anche molto bene. Tuttavia ci sono alcuni soggetti, quelli allergici alle leguminose, che dovrebbero evitarne il consumo perché potrebbero esserne allergici. Si possono coltivare anche in balcone, in giardino o nell’orto. Come visto, ci sono delle accortezze per farle crescere rigogliose.

Ad esempio bisogno scongiurare il rischio di malattie e parassiti che possono comprometterne lo sviluppo. Delle buone taccole sono quelle croccanti e ben formate, da poter gustare anche crude (anzi è da preferire perché si preserva il contenuto di vitamine e minerali). Quando sono secche, fondamentalmente vuol dire che c’è un errore nella coltivazione.
Dato che le taccole hanno un alto contenuto di acqua, è chiaro che per svilupparsi bene ed essere croccanti e non secche, debbano essere annaffiate periodicamente, anche perché non amano la siccità . Ma dobbiamo anche evitare i ristagni d’acqua che possono far marcire le radici: questo è dunque l’accorgimento più importante per non averle secche.