Purtroppo, ogni anno nel mondo si registrano enormi sprechi alimentari e di risorse, fenomeni che potrebbero essere drasticamente ridotti adottando uno stile di vita più sostenibile e improntato al riciclo. In quest’ottica, anche ciò che comunemente consideriamo scarto può trasformarsi in una risorsa preziosa. Un esempio concreto è la produzione di compost a partire dai rifiuti organici. Scopriamo insieme come realizzarlo al meglio.
Che cos’è il compost
Prima di addentrarci nelle tecniche per ottenere un compost di qualità , è importante comprendere cosa sia realmente il compost. Il compostaggio è un processo naturale che consente di trasformare i rifiuti organici in un fertilizzante ricco di nutrienti, ideale per nutrire il terreno e favorire la crescita delle piante. Attraverso questa pratica, si riciclano risorse preziose senza dover sostenere costi aggiuntivi, contribuendo concretamente alla tutela dell’ambiente.

Per produrre il compost è necessario utilizzare una compostiera, che deve contenere tre elementi fondamentali: scarti alimentari (i cosiddetti materiali verdi, ricchi di azoto), acqua e materiali legnosi secchi come ramoscelli o residui di potatura (materiali marroni, ricchi di carbonio). La proporzione ideale prevede due parti di materiali marroni per ogni parte di materiali verdi.
I materiali marroni, essendo più voluminosi, favoriscono la circolazione dell’ossigeno, indispensabile per l’attività dei microrganismi responsabili della decomposizione attraverso la digestione aerobica. È fondamentale mantenere la compostiera sempre umida e mescolare regolarmente il contenuto, così da garantire una distribuzione uniforme dell’ossigeno e facilitare il processo di compostaggio.
Come creare il compost perfetto
Una volta chiarite le proporzioni tra i diversi materiali, vediamo come realizzare un compost di qualità . Se non si dispone di una compostiera specifica, è sufficiente procurarsi un contenitore di almeno un metro cubo di capienza. All’interno si inseriscono materiali umidi come scarti di cucina, erba tagliata e foglie fresche.

Anche i fondi di caffè sono ottimi per arricchire il compost. Successivamente, si aggiungono materiali secchi come paglia, fieno, erba secca, fazzoletti di carta non trattati, piccoli rametti e segatura naturale. È importante mantenere il compost umido, aggiungendo acqua quando necessario, ma senza esagerare per evitare la formazione di muffe e cattivi odori.
Ricordiamo che i materiali marroni devono essere sempre più abbondanti rispetto a quelli verdi, poiché favoriscono la presenza di ossigeno e l’attivazione dei processi aerobici indispensabili per un compostaggio efficace. Ma quali sono i materiali verdi e marroni più adatti? Spesso, ciò che gettiamo quotidianamente può rivelarsi perfetto per il compost.
I migliori materiali di scarto per fare il compost
Il compostaggio è una vera e propria arte che consente di valorizzare gli scarti trasformandoli in una risorsa preziosa per orti e giardini. Tra i materiali verdi, ricchi di azoto, si possono utilizzare numerosi elementi che solitamente finiscono nella spazzatura.

Tra questi troviamo residui di verdure, avanzi di cibo, piante, foglie fresche, fondi di caffè, bucce di agrumi e altri frutti, frutti troppo maturi o caduti a terra. Anche il letame di animali erbivori e di uccelli può essere aggiunto per arricchire ulteriormente il compost.
Per quanto riguarda i materiali marroni, ricchi di carbonio, sono ideali: foglie secche, carta e cartone facilmente biodegradabili, ramaglie da potatura, cenere di legna, gusci d’uovo sminuzzati, paglia, fieno secco e segatura non trattata. Tuttavia, è importante sapere che alcuni scarti non sono adatti al compostaggio e vanno evitati per ottenere un risultato ottimale.
Cosa non mettere nel compost perfetto
Per ottenere un compost di alta qualità , è fondamentale evitare l’inserimento di materiali plastici, che non sono biodegradabili e non si decompongono. È inoltre sconsigliato aggiungere sostanze disinfettanti o antibatteriche, poiché potrebbero eliminare i microrganismi necessari al processo di compostaggio, rallentandolo o bloccandolo del tutto. Ma non è tutto…

È preferibile non inserire resti di formaggi o carne, poiché potrebbero attirare roditori e altri animali indesiderati. Tuttavia, se si decide di aggiungerli, è consigliabile posizionarli nella parte inferiore del compost e proteggerli con una rete a maglie strette, così da impedire l’accesso agli animali. In questo modo, anche questi scarti possono essere trasformati in compost, che non deve essere necessariamente solo di origine vegetale.
È bene non eccedere con cenere, gusci d’uovo e fondi di caffè. Se si nota la presenza di molte formiche, significa che il compost è troppo secco e necessita di essere inumidito. Al contrario, un’eccessiva presenza di moscerini indica un’umidità troppo elevata, che può favorire la formazione di muffe e segnalare una scarsa aerazione del composto.