
Versatile e fresco, il finocchio è notoriamente depurante e vi si realizzano tisane proprio con questo scopo. Si consuma sia crudo che cotto, in insalate e in piatti più complessi. Per coltivarlo e avere una resa eccellente ha necessità di terreno ben drenato e protezione dal freddo intenso. Ma basta tutto ciò per avere un buon raccolto?
Tutto nasce dalla terra
Il terreno dovrà supportare il finocchio con un buon contenuto di nutrienti adatti a questa pianta, perché il grumolo, ovvero la parte bianca ed edibile, sia davvero tenera e buona. E questi nutrienti sono potassio e fosforo, da poter aggiungere quale concime ideale. L’operazione di nutrimento va effettuata ogni 10 giorni circa.

L’irrigazione è ovviamente fondamentale, ma attenzione a che il terreno sia ben drenato e non si accumuli umidità eccessiva che farebbe marcire la pianta, favorendo anche lo sviluppo di malattie funginee. Il rincalzo della terra è un’altra operazione fondamentale per avere finocchi teneri. Blocca infatti la fotosintesi e consente lo sbianchimento.
Così come il finocchio teme l’aridità, teme anche il freddo eccessivo, quindi in caso la temperatura si abbassi troppo, meglio coprire il terreno con la pacciamatura o persino con teli in tessuto al fine di non far precipitare la temperatura in crescita. Anche eliminare le erbacce supporta la pianta.
Spazio, aria e giusta umidità
Lasciare il corretto spazio allo sviluppo del finocchio gli consente perciò di crescere più grande e tenero, per cui è bene ripulire il terreno ogni volta si notano erbacce che potrebbero soffocarlo. Il periodo migliore per la semina è la primavera, ma nulla impedisce di seminare in autunno, sempre con grande attenzione al freddo invernale.

Se si è agli inizi della propria “carriera” da coltivatori casalinghi, meglio cominciare con piante più semplici del finocchio. E tuttavia, con degli accorgimenti come quelli descritti, alla fine del ciclo di crescita si potrà anche avere qualche bella soddisfazione. Persino i semi del finocchio sono commestibili e presentano anche virtù nutrizionali interessanti.
Per quanto concerne la temperatura, di norma dovrebbero crescere non restando mai troppo a lungo al di sotto di 5/7 gradi od oltre i 30 in estate. Più la semina è profonda e non ci sono pietre nelle immediate vicinanze del terreno, più il finocchio crescerà con facilità. Come concime vanno benissimo letame e compost.
La crescita
Qualche prodotto a base di azoto per nutrire ulteriormente il terreno consentirà al grumolo di crescere ancora di più in maniera naturale. Se si desidera seminare più filari di finocchi, lo spazio tra uno e l’altro determinerà a sua volta forma e grandezza del grumolo. Meno spazio avrà, più sarà lungo e affusolato.

Per un risultato più tondeggiante, invece, occorre lasciare tra le piante più spazio. Tagliare la cima del finocchio quando comincia a spuntare potrebbe aiutarlo nella crescita, ma senza esagerare con la cimatura. Il rincalzo invece va fatto con giudizio, evitando il momento in cui il finocchio è già praticamente formato. Rincalzarlo porterebbe problemi.
Tra questi, ad esempio, la comparsa di parassiti e malattie che possono uccidere letteralmente la pianta. Una volta che il grumolo ha preso forma, dunque, è ora di raccoglierlo. Se si deve rincalzare, bisogna procedere almeno due settimane prima della raccolta effettiva, così da avere effetti davvero benefici sul risultato finale.
Il finocchio in cucina
Una volta raccolto un buon finocchio grande e succoso, non resta che mangiarlo in insalata o da solo, condendolo con un po’ di sale e un filo di olio EVO. In alternativa, si può cuocere e servire con delle alici, per ottenere un contorno o un piatto completo davvero gustoso e nutriente.

I finocchi fritti sono una prelibatezza per tutti i bambini che non amano le verdure, mentre gratinati al forno si prestano a sformati deliziosi e creativi con aggiunta di prosciutto, pan grattato, pancetta e numerose altre fonti proteiche come il formaggio. Persino la carne ottiene un sapore eccellente se cotta con i finocchi.
Il pollo con i finocchi è un secondo completo di contorno, mentre per i primi piatti ci si può ingegnare con una lasagna vegetariana a base di finocchi e besciamella. La pasta con i finocchi risulta fresca e sfiziosa, mentre una buona vellutata è sana e leggera. In ogni caso, il finocchio è una verdura detox eccellente in ogni versione.