Come coltivare piselli a maggio senza errori

La coltivazione di piselli può avvenire nelle cosiddette mezze stagioni, quindi in primavera e autunno. Ma la primavera “ideale” s’intende tra marzo e aprile, mentre solitamente maggio non viene considerato proprio il periodo idoneo. Eppure, a determinate latitudini, anche in questo mese i piselli si possono coltivare, purché non si commettano errori.

Il fresco gradito ai piselli

La temperatura migliore, per coltivare piselli, è intorno ai 10 gradi, per questo maggio risulta un mese un po’ “anomalo” per occuparsene. E tuttavia, in zone dove il clima non è eccessivamente caldo, si può procedere senza grossi problemi. La preparazione del terreno deve comunque risultare frutto di attenzioni, in relazione soprattutto al drenaggio.

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Il drenaggio consente infatti alla base di assorbire l’acqua, ma senza pericolosi ristagni che sono forieri di malattie funginee che possono nuocere o persino uccidere la pianta. I nutrienti indicati per la pianta di piselli sono compost e materiale organico. I filari vanno fatti sviluppare a distanza, quindi l’orto è sempre da preferire al semenzaio.

Se rampicanti, i piselli devono comunque poter contare su dei supporti adatti per potersi sviluppare in altezza. La profondità del seme, comunque, non deve superare i 3 cm. L’irrigazione, come detto, va effettuata con costanza, ma con grande attenzione ai ristagni. I piselli temono molto la siccità, ma in linea generale sono piuttosto resistenti.

La crescita

La pianta di piselli è piuttosto forte e difficilmente cade preda di malattie o parassiti. Afidi e persino topi possono andare ghiotti delle piantine, ma con della farina di roccia si può ovviare a qualunque attacco. Persino il sapone di Marsiglia tiene lontani questi animaletti dagli attacchi sgraditi. Un altro aspetto fondamentale è il nutrimento continuo.

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Il fosforo nel terreno dovrebbe risultare sempre costante, per questo prima si parlava di compost o letame freschi. In alternativa, anche la controparte essiccata può rappresentare un’alternativa valida. La coltivazione di piselli, comunque, assorbe parecchio calcio dal terreno, rilasciando azoto: per questo viene spesso usata come coltura da rotazione.

Sarchiatura e pacciamatura sono indispensabili per areare il terreno, mantenerne il drenaggio, e al contempo fornire calore se la temperatura notturna scende troppo. I piselli comunque possono sopportare anche temperature intorno ai 5 gradi, pur se ciò non deve essere una costante. Va effettuato anche un costante rincalzo per una stabilità maggiore.

Dalla raccolta…

I piselli si raccolgono quando il baccello appare ancora duro, perché significa che all’interno si possono consumare senza problemi. Un baccello rugoso, invece, significa che è maturato troppo. Se si seminano i piselli a maggio, bisogna sapere che il calore eccessivo dell’estate può accelerarne crescita e maturazione in maniera determinante.

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A seconda della varietà, le tempistiche tra la semina e la raccolta possono variare dai tre mesi fino ai 100 giorni, ma bisogna verificare sempre lo stato di maturazione del baccello, perché non c’è nulla di estremamente preciso in natura. Per consumare i piselli classici, occorre ovviamente sgranarli. Ma esistono anche le taccole.

Si tratta di un legume del tutto simile ai piselli cosiddetto mangiatutto, dove anche il baccello risulta commestibile. In cucina, i piselli si possono inserire in molteplici ricette o mangiare anche da soli, quale contorno o persino piatto completo. Si conservano molto bene, soprattutto se essiccati o congelati correttamente nella dispensa.

…alla tavola

Il contorno dei piselli è un classico con arrosti e secondi piatti a base di carne. Spesso, si lasciano soffriggere anche con della cipolla e della pancetta, per aggiungere sapore. Ma possono anche comporre delle ottime zuppe di legumi, sane e complete, che forniscono una serie di nutrienti fondamentali quali le proteine.

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I piselli sono una delle componenti di piatti orientali e facili da preparare come il riso alla cantonese, ma li si ritrova anche nella classica paella spagnola. Possono arricchire primi piatti, come la tipica pasta panna e piselli, o essere inseriti quale ingrediente fondamentale nei gustosi arancini siciliani. La vellutata di piselli è un ottimo antipasto.

Per avere delle pietanze originali, invece, i piselli possono abbinarsi con crostacei come i gamberi, oppure completare una frittata veloce. Il tipico ragù di carne, se vengono aggiunti dei piselli, diventa un condimento e anche un’ottima fonte di proteine. Versatili e dal sapore spesso molto dolce, specie in quelli novelli, lasciano molto spazio a piatti anche creativi.

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