L’avocado è un frutto che sta conquistando sempre più appassionati. Sebbene sia originariamente considerato un frutto estivo, oggi viene consumato durante tutto l’anno e si presta a essere protagonista di numerose ricette. Proprio per questo motivo, anziché acquistarlo ogni volta, sarebbe interessante provare a coltivarlo direttamente in casa. Ecco come fare, passo dopo passo.
Si parte dal nocciolo
Il primo passo consiste nel recuperare il nocciolo di un avocado maturo e posizionarlo in modo che sia per metà immerso nell’acqua e per metà esposto all’aria. Per facilitare questa operazione, si possono utilizzare quattro stuzzicadenti, da infilare delicatamente nel nocciolo, così da creare una sorta di supporto a croce.

Successivamente, si riempie un bicchiere d’acqua fino all’orlo e si appoggia il nocciolo, sostenuto dagli stuzzicadenti, in modo che la parte più arrotondata sia immersa nell’acqua. Da questa zona, infatti, spunteranno le radici che daranno avvio alla crescita della pianta.
A questo punto, il bicchiere va collocato in un angolo della casa o su un balcone, purché sia un luogo con una buona illuminazione, ma non esposto alla luce diretta e intensa. Occorre armarsi di pazienza: prima che compaiano i primi germogli, possono passare alcune settimane. Nel frattempo, è importante cambiare l’acqua almeno una volta a settimana per evitare ristagni e mantenere il nocciolo in condizioni ottimali.
Poi, si passa al vaso
Quando le radici saranno ben sviluppate e sulla parte superiore del nocciolo sarà spuntata una piccola foglia, è il momento di trasferire la piantina in un vaso più grande rispetto al bicchiere iniziale. La scelta della dimensione del vaso è fondamentale per favorire una crescita sana.

Il vaso ideale dovrebbe avere un diametro di almeno trenta centimetri e deve essere riempito con del terriccio di buona qualità. Si rimuovono con attenzione gli stuzzicadenti dal nocciolo e si posiziona quest’ultimo nel terriccio, facendo attenzione a sistemare correttamente le radici e lasciando la parte superiore del nocciolo esposta all’aria, così da permettere alla pianta di respirare.
La piantina di avocado va annaffiata regolarmente ogni due o tre giorni, facendo attenzione a non eccedere con l’acqua per evitare ristagni che potrebbero causare marciumi. Da questo momento in poi, non resta che attendere con pazienza: il vaso può essere tenuto anche sul balcone, purché in una posizione riparata.
A che cosa stare attenti?
I passaggi descritti finora sono essenziali per avviare la coltivazione dell’avocado. Una volta che il nocciolo con le sue radici è stato trasferito nel vaso, è importante continuare a seguire alcune semplici regole di cura. Oltre a garantire l’irrigazione ogni due o tre giorni, ci sono altri aspetti da considerare.

Innanzitutto, bisogna ricordare che l’avocado è sensibile agli sbalzi di temperatura. È quindi consigliabile evitare di esporre la pianta a temperature inferiori ai 4 gradi. Inoltre, quando la pianta raggiunge circa venti centimetri di altezza, è opportuno effettuare una cimatura: si consiglia di tagliare la parte superiore di cinque o sei centimetri, così da favorire una crescita più compatta e vigorosa. Questa operazione può essere ripetuta periodicamente per mantenere la pianta in salute e stimolare lo sviluppo di nuovi rami.
La potatura, eseguita con regolarità, aiuta la pianta a crescere in modo equilibrato e a rafforzarsi, migliorando anche la produzione futura di foglie e, eventualmente, di frutti.
Ci sono dei rischi per l’avocado?
Uno dei principali rischi per la coltivazione dell’avocado è rappresentato dall’attacco di agenti patogeni, in particolare da funghi che colpiscono le radici e possono provocare il marciume radicale. Questa malattia può estendersi rapidamente dal terreno alla base della pianta, risalendo verso il fusto, i rami e infine le foglie.

I sintomi di un’infezione fungina includono un generale deperimento della pianta, una riduzione delle sue dimensioni, la comparsa di frutti dalla consistenza gommosa e il marciume che può arrivare fino al colletto. Questi problemi, se trascurati, possono compromettere seriamente la salute della pianta e, nel tempo, portarla alla morte.
Per prevenire tali rischi, è fondamentale gestire correttamente l’irrigazione, evitando eccessi d’acqua che favoriscono lo sviluppo dei funghi. È inoltre importante mantenere il terreno ben aerato e lavorarlo regolarmente, così da garantire un ambiente drenato e pulito, ideale per la crescita sana dell’avocado.