Mai usare aceto puro su superfici delicate: cosa sapere

L‘aceto, come sicuramente già sai, è un alleato prezioso in casa. Lo si può utilizzare sia come condimento, sia quando si fanno le pulizie e si desidera fare ricorso a un rimedio naturale. Attenzione, però: pur essendo ricco di vantaggi, non può essere utilizzato, soprattutto se puro, su tutte le superfici. Per aiutarti a fare chiarezza in merito e a evitare danni seri, abbiamo preparato per te questa guida.

Quando non utilizzare l’aceto in casa

L’aceto puro è un agente inquinante per le acque. Alla luce di ciò, non andrebbe mai versato nello scarico del lavandino o utilizzato non diluito per lavare le superfici interni di lavatrice e lavastoviglie. Da evitare è anche la scelta di farvi ricorso al posto dell’ammorbidente durante i lavaggi in lavatrice.

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Lo stesso discorso si deve fare relativamente alla lavatrice. L’aceto come brillantante andrebbe evitato. L‘acido acetico, ribadiamo, è un agente inquinante per le acque. In questi anni in cui l’interesse verso l’impatto delle scelte in casa sull’ambiente è finito al centro dell’attenzione, diversi esperti si sono espressi sull’effetto che ha sulle acque.

Numeri alla mano, inquina oltre 50 volte più dell’acido citrico. Alla luce di ciò, quest’ultimo può essere tranquillamente usato come ingrediente naturale per pulire nei casi in cui non è opportuno ricorrere all’aceto. Per togliersi dubbi, la cosa migliore da fare è chiedere consiglio a un chimico e, in ogni caso, leggere bene i foglietti illustrativi degli elettrodomestici o dei mobili/accessori sui quali si ha intenzione di usare l’aceto.

Aceto come anticalcare? Meglio di no!

Un’altra situazione in cui è meglio non utilizzare l’aceto riguarda i casi in cui è necessario eliminare il calcare dai rubinetti. La stessa raccomandazione vale quando, invece, a essere coinvolte sono le pentole. I motivi sono due. Uno riguarda sempre le acque. il secondo, invece, chiama in causa il rischio di corrosione dei metalli.

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L’aceto va rigorosamente evitato anche nella pulizia di device come i laptop e i telefoni. Il problema, in questo caso, risiede nell’alto rischio di rovinarli. Stessa cosa per superfici in materiali pregiati come il marmo e il granito (che sono anche estremamente costosi). Come puoi vedere, un prodotto può essere ottimo, ma il fatto che sia naturale non lo rende perfetto in tutte le situazioni.

Nei casi appena citati del marmo e del granito, l’aceto può essere sostituito con un cucchiaino da caffè di detersivo per piatti, da diluire in una tazza d’acqua, possibilmente tiepida. Con questo semplice mix, si ottiene un prodotto per le pulizie non naturale, ma non per questo dannoso o poco efficace.

Aceto: altre situazioni in cui andrebbe evitato per le pulizie

Sono, come stai vedendo, diverse le situazioni in cui è bene non impiegare l’aceto per pulire. Molte persone fanno il grave errore di utilizzarlo nel ferro da stiro, con la convinzione di pulirli e di eliminare i depositi di minerali. Si tratta di una scelta sbagliata e molto rischiosa! Nel caso del ferro da stiro, è decisamente meglio usare solamente l’acqua.

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La si versa nel serbatoio, si imposta la temperatura più alta e si procede a vaporizzare. Con questo semplice espediente, si può dire addio ai depositi di minerali presenti nel proprio amato ferro, un elettrodomestico il cui funzionamento è fondamentale in casa. A volte, le cose sono molto più rapide e semplici di quanto si possa pensare!

Proseguendo con l’elenco delle situazioni in cui non è opportuno utilizzare l’aceto, un doveroso cenno va dedicato allo stucco. Pulirlo con l’aceto vuol dire rischiare di eroderlo, in particolare se non è sufficientemente sigillato. Per igienizzare al meglio questo materiale, la scelta più adeguata è la candeggina diluita, da strofinare con una spazzola rigida.

Cosa usare al posto dell’aceto?

A questo punto, non resta che chiedersi cosa utilizzare al posto dell’aceto quando questo non è adeguato o, addirittura, pericoloso per l’ambiente e per l’integrità degli elettrodomestici presenti in casa. Nella maggior parte dei casi in cui l’aceto è da evitare, al suo posto si può usare l’acido citrico.

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Per rendersi conto della differenza basta ricordare che, nei casi in cui si utilizza l’acido citrico al posto dell’aceto nella lavatrice, la quantità di metalli pesanti rilevati nell’acqua è di oltre 12 volte minore. Un bell’impatto sulla sostenibilità ambientale, non credi? Ricorda che anche queste scelte, apparentemente piccole, hanno invece una grande influenza.

Un altro dato interessante relativo sempre alla lavastoviglie. A parità di quantità, l’acido citrico ha un’efficacia anticalcare decisamente più forte rispetto a quella dell’aceto. Come già accennato, ciò ci insegna che ogni ingrediente naturale va approcciato con buonsenso quando si pulisce, così da prevenire danni potenzialmente molto seri.

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