Le fragole soffrono a causa della pioggia: cosa succede davvero nelle serre italiane?

Le fragole sono sicuramente tra i frutti più amati e dal costo in aumento negli ultimi anni, superate solo in tal senso dalle ciliegie, e per questo sono sempre più comunemente coltivate in serra per aumentare la risposta di un mercato in aumento. I cambiamenti climatici influiscono davvero sulle fragole italiane, arrivando anche ad impattare sulle coltivazioni in serra?

Coltivazione in serra

La coltivazione in serra fa parte di tutte quelle controllate, quindi soggette ad una applicazione ed una diffusione di sistemi che sono meno sottoposti ai cambi stagionali ed alle intemperie. Questo garantisce anche nel caso di produzione intensiva un controllo maggiore ed una produttività di fiori e frutti maggiormente regolamentata.

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Naturalmente anche le fragole, che hanno bisogno di un insieme di elementi estremamente specifici per poter soddisfare una richiesta sempre più elevata sia di tipo nazionale così come continentale se non addirittura internazionale, vengono coltivate in serra, cosa che già avviene in nazioni che non dispongono costantemente delle corrette forme di requisiti ambientali.

Questi frutti hanno infatti una tendenza a sviluppare una produzione in relativamente pochi mesi, produzione che può venire facilmente influenzata da elementi come caldo troppo forte o non sufficiente, ma anche in merito a diverse condizioni come ad esempio vari parassiti, sia di carattere animale che di tipo biologico, come batterici.

Pro e contro della coltivazione in serra

Anche in Italia le coltivazioni in serra costituiscono una percentuale in aumento, seppur sensibile rispetto a quelle coltivate in maniera tradizionale, proprio in virtù di richieste sempre più elevate. La serra garantisce un periodo prolungato di produzione dei frutti perchè è molto più semplice controllare elementi come la temperatura e l’esposizione.

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Attraverso questo sistema è quindi possibile coltivare i frutti per più tempo ma anche iniziare lo sviluppo e gli impianti molto prima, condizione che però si affianca ad alcuni contro, nel caso delle fragole, a partire da un costo maggiore (anche se la differenza negli ultimi anni tra fragole coltivate all’aperto ed in serra sono meno marcate).

In alcuni casi le coltivazioni in serra sono meno prolifiche perchè gli insetti come api e bombi non possono naturalmente accedere alle piante, e questo può ridurre la riproduzione delle piante. In altri casi diverse malattie sono meno presenti, d’altro canto l’utilizzo di alcuni pesticidi può essere peggiorativo.

Il rischio pioggia per le fragole

A dispetto di quello che si può immaginare, le fragole alla base non sono così complesse da far crescere, esistono però alcuni “limiti” in merito alle condizioni ambientali, temperatura ed il giusto terreno . Così come l’esposizione ai raggi solari deve essere costante ma non diretta, altrimenti le piante possono morire.

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La maggior parte delle varianti (esistono infatti svariate specie di fragole e non una sola, anche in Italia) iniziano a svilupparsi con temperature tendenti al caldo, tra la primavera e l’estate, anche se esistono varietà invece improntate ad uno sviluppo tardivo, tuttavia il periodo di crescita e raccolta è abbastanza circoscritto.

Diversi casi di piogge intensive in svariate regioni, anche ed in particolare quelle dove sono presenti le coltivazioni all’aperto di fragole (in particolare nel sud Italia, ma anche nella Pianura Padana ed in Emilia-Romagna) hanno sviluppato un rallentamento ed una necessità di spostare le piante, quando possibile nelle serre.

Come scegliere le fragole

Non necessariamente una “bella fragola” avrà un sapore pari all’aspetto, alcuni ambiti sono naturali, come evitare di scegliere frutti “toccati” o molli, dando la precedenza a quelle turgide. Il colore invece è più complesso da definire in quanto è dato da vari fattori come anche la specie e la varietà selezionata.

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Naturalmente i frutti biologici seppur “meno perfetti” costituiscono la scelta migliore, seppur ad un costo spesso più elevato: in questo caso le tecniche di coltivazione sono direttamente proporzionate alla cura ed all’assenza di pesticidi che possono impattare sull’ambiente ma anche sul nostro organismo, condizione da tenere in considerazione.

Le fragole possono essere consumate entro ventiquattro ore dall’acquisto e fino al doppio del periodo rispetto al periodo, se tenute correttamente in frigorifero. Di più è sconsigliato tenerle in fase di conservazione in quanto i frutti perdono sodità e possono svilupparsi varie formazioni di muffe e batteri inizialmente non visibili.

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