Nel panorama della numismatica statunitense, alcune monete da 1 dollaro si distinguono per la loro eccezionale rarità e per il valore storico che incarnano, rendendole oggetti di grande desiderio tra collezionisti e appassionati di monete antiche e moderne. L’interesse degli esperti si concentra in particolare su quegli esemplari prodotti in tirature estremamente limitate o caratterizzati da errori di conio, elementi che ne accrescono il fascino e il valore collezionistico.
Il dollaro del 1804
Tra le monete da 1 dollaro più iconiche e ambite spicca il dollaro del 1804, considerato un vero e proprio mito numismatico per la sua rarità e il prestigio che lo circonda. Nonostante la data incisa, questa moneta fu effettivamente coniata nel 1834 come dono diplomatico destinato a sovrani e dignitari stranieri. La sua produzione limitatissima e la storia avvolta nel mistero contribuiscono a renderla una delle monete più preziose al mondo.

Basti pensare che un esemplare di questa moneta è stato battuto all’asta per la cifra record di 7 milioni di dollari. Il motivo di tale valore risiede nella sua estrema rarità: si stima che esistano soltanto 15 esemplari conosciuti, suddivisi in tre distinte categorie. Queste monete furono realizzate sia in oro che in argento come regali diplomatici; sul dritto campeggia la figura allegorica di Liberty, mentre sul rovescio è raffigurata un’aquila.
La prima categoria comprende 8 esemplari coniati tra il 1834 e il 1835 per finalità diplomatiche. La seconda categoria include uno o due esemplari prodotti intorno al 1850, probabilmente come copie destinate ai collezionisti. La terza categoria è costituita da 6 esemplari, simili a quelli della seconda, ma realizzati con caratteristiche che li avvicinano maggiormente ai conii regolari dell’epoca.
Il dollaro Morgan del 1893-S
Un’altra moneta da 1 dollaro che suscita grande entusiasmo tra i collezionisti è il celebre dollaro Morgan del 1893, coniato presso la zecca di San Francisco in una tiratura eccezionalmente ridotta di appena 100.000 pezzi. Questa rarità lo rende uno degli esemplari più desiderati tra i dollari Morgan: un esemplare in condizioni perfette è stato aggiudicato all’asta per oltre 2 milioni di dollari.

La scarsità di questa moneta è attribuibile alla difficile congiuntura economica dell’epoca, segnata dalla crisi finanziaria del 1893 che portò a una drastica riduzione della produzione monetaria negli Stati Uniti. La maggior parte delle monete emesse fu immessa in circolazione e oggi è estremamente raro trovare esemplari in condizioni non circolate.
Il dollaro Morgan reca la sigla “S”, che identifica la zecca di San Francisco. Sul dritto è raffigurata Lady Liberty, opera dell’incisore George T. Morgan, accompagnata dalla data 1893; il rovescio mostra un’aquila ad ali spiegate, con frecce, un ramo d’ulivo e la lettera S che ne certifica la provenienza.
Il dollaro Sacagawea
Nel 2000, un clamoroso errore di conio diede vita a una moneta unica nel suo genere: il dollaro Sacagawea con il dritto di un quarto di dollaro raffigurante George Washington. Questo errore, noto come “mule”, rende la moneta estremamente rara e ricercata; si stima che siano stati autenticati soltanto 11 esemplari.

Alcuni di questi esemplari sono stati venduti all’asta per cifre superiori ai 75.000 dollari. L’errore fu causato dall’utilizzo accidentale di una matrice del quarto di dollaro per coniare il dritto della moneta, mentre il rovescio manteneva il disegno previsto per il dollaro Sacagawea. Questa combinazione inedita ha suscitato un enorme interesse tra i collezionisti di tutto il mondo.
Il nome di questa moneta deriva da Sacagawea, la celebre guida indigena Shoshone che accompagnò la spedizione di Lewis e Clark nel XIX secolo. Nella versione corretta della moneta da 1 dollaro, Sacagawea è raffigurata con il figlioletto sul dritto, mentre il rovescio presenta un’aquila in volo o diverse scene rappresentative della cultura dei nativi americani.
Il dollaro presidenziale del 2007
Nel 2007, durante il programma di emissione delle monete presidenziali, alcuni dollari raffiguranti George Washington furono messi in circolazione privi delle iscrizioni sul bordo, tra cui la celebre frase “In God we trust”. Questo errore di conio, noto come “godless dollars”, ha reso queste monete particolarmente preziose e ha attirato l’attenzione di numerosi collezionisti.

L’assenza delle iscrizioni fu dovuta a un malfunzionamento nella fase finale di produzione, che comportò la mancata incisione delle scritte sul bordo delle monete. Questo ha portato alla creazione di esemplari unici, alcuni dei quali sono stati venduti all’asta a prezzi di gran lunga superiori al loro valore nominale.
La rarità di alcune serie di monete da 1 dollaro, unita alla presenza di errori di conio, rappresenta dunque un fattore determinante per l’incremento del loro valore, sia che si tratti di monete antiche sia di emissioni più recenti. I collezionisti mostrano un interesse crescente verso questi esemplari, contribuendo così ad accrescerne ulteriormente la quotazione sul mercato numismatico.