L’incredibile storia di un cliente milionario e dei suoi pranzi d’affari da sogno: amicizia e segreti mai svelati

Ci sono delle persone che spesso nascondono segreti incredibili e molti di questi potrebbero tornarci utili per spiegare tutto quello che accade nella loro vita e per determinare anche alcuni comportamenti, anche quelli che consideriamo più strani, convinti di avere davanti persone bizzarre. E’ un po’ quello che è accaduto con il nostro amico Maurizio.

E’ solo buon cuore?

Maurizio ha sempre dimostrato di essere una persona molto attiva e questo sicuramente ha avuto una grande presa in quello che poi è stato il proseguimento dei rapporti con un piccolino paesino dove si è trovato all’improvviso a vivere e dove ha dato davvero tutto quello che aveva tra le mani.

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Spesso sembrava trasandato e molti non sapevano nemmeno dove abitasse, ma quello che poi si è scoperto, ha lasciato tutti di stucco: un giorno, infatti, qualcuno dice di averlo trovato a lasciare dei pasti preconfezionati ai senza tetto che si trovano sotto i portici del centro storico. Una persona che sicuramente mostrava buon cuore, ma come faceva?

Era semplice: Maurizio nascondeva un profondo segreto e da questo erano motivati tutti i grandi aiuti arrivati in paese in forma del tutto anonima per aiutare tutte le attività della zona e per finanziare anche un progetto per i bambini del paese. Ma chi era davvero Maurizio? Un buon uomo, dietro l’aspetto trasandato.

Ti racconto di Maurizio

Era il lontano 2001, e una famiglia tra le più ricche in Italia aveva collezionato enormi guadagni in seguito a un importantissimo investimento. In quel periodo c’era una forte tensione economica nella zona dove la famiglia abitava e questo aveva costretto i vari componenti a disperdere le proprie tracce, ma con la promessa che ovunque si sarebbero recati, avrebbero fatto qualcosa di buono. Tra questi c’era anche Maurizio.

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Maurizio era quindi un milionario, ma non uno di quelli che ti guardano dall’alto in basso. La sua famiglia per quanto ricca aveva un passato piuttosto doloroso, fatto di momenti di profonda crisi, come quella che aveva colpito i nonni materni o di disastri familiari come quello successo alla famiglia del padre, rimasto orfano molto presto.

Avevano avuto solo fortuna, questo ribadisce sempre Maurizio. E con un colpo di genio e qualche centesimo messo da parte avevano creato dal nulla un’impresa multimilionaria, in grado di affascinare a livello internazionale, e nel giro di poco tempo i guadagni erano stati stupefacenti. Ognuno di loro aveva per sé finanze inimmaginabili.

Perché viaggiare per aiutare

Maurizio ci racconta che tutto è nato quando trovandosi in giro per l’Italia aveva visto per le strade tanta povertà. Ma vestito di tutto punto, spesso lo snobbavano e qualunque azione benevola volesse fare alla fine andava in un nulla di fatto. Così, ambiva a qualcosa di più, voleva essere davvero un aiuto concreto.

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Decise allora di vestire i panni dell’uomo comune: una tuta e un berretto, un paio di sneakers ai piedi e tanta voglia di mettersi in gioco, di scendere per la strada e dare una mano di aiuto, finché non era finito in quel piccolo paese e aveva notato che molte cose non andavano. Doveva partire da lì.

Di notte, il suo lavoro lo teneva quasi sempre sveglio; di giorno, invece, puliva le strade del paesino e si era impegnato a ricostruire il parco giochi che la piena del fiume di un anno prima aveva totalmente distrutto. Lo aveva risanato, piano piano, tutto, senza aiuto di nessuno e scegliendo i prodotti che apparentemente sembravano normali, ma erano quelli più all’avanguardia sul mercato.

E poi…?

Poi qualcuno lo ha scovato, e quel grazie che tutti abbiamo sentito di dirgli, piano piano è diventata una voce che si è sollevata all’unisono. Da qualche mese a questa parte, un progetto ambizioso sta prendendo piede, e Maurizio è la mente creatrice, oltre che il punto fermo di tutta l’organizzazione.

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Il mondo è spesso pieno di uomini e di donne con grandi cose da regalare agli altri, solo che spesso non si conoscono oppure non si lasciano lavorare. Occorrerebbe sicuramente la stessa intraprendenza che ha avuto Maurizio, ma non tutti siamo uguali e non tutti agiamo secondo questo stesso suo fine ultimo.

In ogni caso, ringrazieremo fino a quando resterà membro attivo della nostra comunità Maurizio, e a lui dedicheremo tutto il nostro tempo e la nostra forza di volontà per far sì che si continui sempre a realizzare qualcosa di bello e di inerente alla nostra società e al bisogno di attività e azioni concrete.

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